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Bisogna ricordare sempre che mangiare bene gioca un ruolo centrale per tutte le parti del corpo, cuoio capelluto incluso; l’importanza dell’alimentazione per capelli sani e folti è confermata da innumerevoli studi. Seguire una dieta corretta ed equilibrata è una abitudine universalmente riconosciuta come tra i più efficaci rimedi contro la caduta dei capelli.

Ancor maggiore rilievo acquisisce quello che mangiamo in presenza di un sistema di infoltimento come una protesi capelli ancorata alla cute.

Chi fa uso di qualsiasi tipo di impianti di capelli dovrebbe essere a conoscenza dell’importanza che l’alimentazione gioca in questo contesto. E’ proprio così: mangiare male porta inevitabilmente ad avere problemi di adesione al cuoio capelluto.

Alimentazione per capelli infoltiti sbagliata: ecco cosa accade

Un’ alimentazione sbagliata, ipercalorica per intenderci, crea un aumento sostanziale di grasso sulla pelle e soprattutto sul cuoio capelluto dove sono presenti le ghiandole apocrine che sono quelle ghiandole che producono sudore ricco di proteine e lipidi; tali ghiandole sono situate anche in altre parti del corpo come ascelle e genitali dove hanno sede i follicoli piliferi.

Il nostro studio su alimentazione e capelli infoltiti

Da uno studio effettuato dai nostri tecnici in 3 mesi, abbiamo messo a dura prova la vita di un atleta campione del mondo di Karatè, Stefano Maniscalco, che ormai da un anno usa il sistema REFRESH e fa manutenzione dello stesso ogni 25/28 giorni.

Stefano Maniscalco Infoltimento Capelli

Stefano Maniscalco, pluricampione di Karate, che si è prestato al nostro test

Primo mese: alimentazione capelli dieta grassa e attività fisica

Il primo mese chiedevamo all’atleta di seguire una dieta ipercalorica ricca di zuccheri, carboidrati, dolci e di continuare ad allenarsi per 4 ore giornaliere come sempre fatto.

A distanza di 8/10gg dall’applicazione, sull’atleta riscontravamo una sudorazione diversa, ovvero una sudorazione acida; pertanto l’applicazione non risultava salda come la precedente. Dopo 15 gg ci vedevamo costretti a togliere l’impianto e riapplicarlo.

Capivamo per tanto che l’alimentazione sbagliata cominciava a dar fastidio alla pelle del nostro campione. Le ghiandole apocrine lavoravano più del solito creando una sudorazione diversa.

Secondo mese: alimentazione e capelli infoltiti con minore allenamento

Il secondo mese l’atleta continuava con una dieta grassa e si allenava solo 2 gg alla settimana. L’applicazione al cuoio capelluto già dopo 7 gg dava i primi problemi e il campione aveva bisogno di ripeterla.

Terzo mese: alimentazione sana e tempi di ritorno alla normalità

Il terzo mese l’atleta riprendeva una sana alimentazione e il normale allenamento ma solo dopo 35 gg giorni la pelle riusciva a eliminare il grasso dovuto alla cattiva alimentazione dei 2 mesi precedenti.

La relazione tra alimentazione e capelli infoltiti tramite la sudorazione

Ci sono due tipi di sudore:

  • durante la sudorazione termica indotta dalle temperature elevate o dall’attività fisica, soltanto le ghiandole sudoripare eccrine sono attive;
  • Durante le situazioni di stress emotivo sono attive sia le ghiandole eccrine che quelle apocrine : le ghiandole eccrine producono una grande quantità di sudore acquoso. Le ghiandole apocrine, invece, producono una piccola quantità di sudore ricco di proteine, responsabile della formazione di sgradevoli odori corporei quando viene metabolizzato dai batteri.

Un’alimentazione sbagliata e lo stress di tutti i giorni, ansia, emozioni ecc., creano vari problemi fra i quali una sudorazione acida e pertanto la necessità di accorciare i tempi di massima adesione al cuoio capelluto.